La negazione

RIPASSO CON BUL GAME

La seguente attività può essere svolta in classe sulla L.I.M. o in aula informatica, ma presenteremo di seguito anche un'alternativa che non prevede il supporto di tecnologie digitali.
Sul sito https://oiler.education/bul si trova il gioco Bul Game. Il gioco si svolge premendo opportunamente i pulsanti A e B - da tastiera oppure con il mouse - secondo le indicazioni che vengono fornite da furfanti e cavalieri. Se si preme il pulsante giusto si fa 1 punto, se si sbaglia la partita finisce. Occorre prestare attenzione quando le indicazioni vengono fornite da un furfante: bisogna sempre fare il contrario di quanto dice!

Nella pagina iniziale del gioco - mostrata in figura - si selezionano le tipologie VERO&FALSO e PREDICATI. Si sceglie quindi la tipologia dei predicati, CULTURA GENERALE - ottenendo quindi dei predicati come COLORE(rosso) o CITTÀ(Napoli) - oppure MATEMATICA - con predicati come PARI(6) oppure 2 + 2 = 4. Suggeriamo di cominciare con il livello 1 sia di CULTURA GENERALE che di MATEMATICA.

Nella modalità PREDICATI se il cavaliere usa un predicato vero, allora bisogna seguire la sua indicazione (per esempio, nel caso della figura riportata sotto la risposta corretta è A), mentre se il cavaliere usa un predicato falso bisogna fare il contrario di quello che dice. Per il furfante il discorso è analogo ma inverso.


Se non si ha la possibilità di usare la L.I.M. o il laboratorio di informatica, si può proporre la stessa tipologia di esercizi alla lavagna, usando i personaggi che si trovano nella sezione ALLEGATI (personaggi.pdf) e scrivendo a mano le nuvolette. Per creare gli esercizi si può prendere spunto dal file bulgame_verifica_2.pdf, il quale può essere anche consegnanto alla classe come prova di verifica.

CHE COSA È LA NEGAZIONE?

Capita spesso, nel vita di tutti i giorni, di negare un'affermazione. Il concetto di negazione appare semplice ma nasconde molte insidie: riteniamo che una trattazione esplicità dell'argomento sia consigliabile fin dai primi anni dell'educazione scolastica. Quando si usa la negazione in una frase bisogna porre attenzione all'oggetto al quale la negazione si riferisce: "non è vero che oggi sono uscito e ho parlato con Paolo" è diverso da dire "oggi sono uscito e non ho parlato con Paolo". In logica matematica la negazione è spesso indicata con il simbolo ¬, da leggere come NO o con l'anglicismo NOT. La scrittura ¬ ANIMALE (tavolo) viene interpretata come "il tavolo non è un animale".
Sottolineiamo infine che, in logica classica, negare due volte un qualcosa equivale ad affermarlo: per esempio ¬ ¬ ANIMALE (tavolo) equivale a ANIMALE (tavolo). Nel linguaggio corrente alcune volte la doppia negazione afferma (dire per esempio "non è vero che non ci sono andato" equivale a dire "ci sono andato") mentre altre volte una doppia negazione continua a negare (e.g. "non ho nessuna colpa" equivale a dire "non ho colpe", ossia che sono innocente).

INTRODURRE LA NEGAZIONE IN CLASSE

La classe ha già fatto esperienza del simbolo negazione durante l'attività dei circuiti con furfanti e cavalieri (Attività teatrale) come di quel simbolo che fa cambiare maschera. Il valore intuitivo del simbolo nel contesto del circuito non è distante dal suo significato generale: effettivamente se la frase "la tigre è un animale" viene detta da un cavaliere, la frase "la tigre non è un animale" viene detta da un furfante. Il primo passo, come nel caso dei predicati, è di scrivere alla lavagna una frase del tipo "il pinguino non è un colore" e chiedere alla classe quali siano le parole fondamentali: oltre a pinguino e colore già sottolineati nell'attività precedente, anche la parola non è fondamentale per il significato della frase. Dopo aver discusso con la classe il ruolo centrale della negazione nel linguaggio corrente, si dice che - sull'isola di Smullyan - quando si scrive il "NO" si usa un simbolo particolare. A questo punto suggeriamo di consegnare alla classe il simbolo della negazione da colorare, che si trova nella sezione ALLEGATI (negazione_da_colorare.pdf).

Una volta finita l'attività, si propongono alla classe vari esempi di scritture con il simbolo ¬ , ponendo sempre molta attenzione a come queste vengono lette: per esempio, la scrittura ¬ PARI (3) si legge come "il 3 non è un numero pari" e l'enunciato è vero, mentre ¬ COLORE (rosso) si traduce in "il rosso non è un colore" e l'enunciato è falso (in quanto il rosso è effettivamente un colore). Si possono condividere con la classe anche scritture più complicate come ¬ ( 3 < 5 ) che viene letto "3 non è minore di 5" (enunciato falso).
Per concludere si consegnano gli esercizi esercizi_negazione.pdf nella sezione ALLEGATI. Gli esercizi possono essere svolti anche in piccoli gruppi di lavoro.
Nella sezione ALLEGATI si trova inoltre il file esercizi_negazione_libero.doc con cui l'insegnante può creare esercizi personalizzati.

Vale la pena notare che il predicato ¬ PARI equivale al predicato DISPARI ed il predicato ¬ DISPARI equivale al predicato PARI.

Scheda Tecnica

TEMPO MEDIO: 1 ora e 30 minuti
SPAZI: aula
MATERIALI: personaggi di furfante e cavaliere, negazione da colorare, predicati da ritagliare, schede esercizi

Indicazioni Nazionali

TERMINE CLASSE TERZA

  • Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati;

  • leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.

TERMINE CLASSE QUINTA

  • Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.

ALTRI OBIETTIVI SPECIFICI NON PRESENTI NELLE INDICAZIONI NAZIONALI

  • Riconoscere il ruolo cruciale che la negazione gioca nel significato di una frase;

  • tradurre nel linguaggio corrente scritture simboliche non banali;

  • comprendere che una doppia negazione equivalga ad un'affermazione.

La negazione

Scheda Tecnica

TEMPO MEDIO: 1 ora e 30 minuti
SPAZI: aula
MATERIALI: personaggi di furfante e cavaliere, negazione da colorare, predicati da ritagliare, schede esercizi

RIPASSO CON BUL GAME

La seguente attività può essere svolta in classe sulla L.I.M. o in aula informatica, ma presenteremo di seguito anche un'alternativa che non prevede il supporto di tecnologie digitali.
Sul sito https://oiler.education/bul si trova il gioco Bul Game. Il gioco si svolge premendo opportunamente i pulsanti A e B - da tastiera oppure con il mouse - secondo le indicazioni che vengono fornite da furfanti e cavalieri. Se si preme il pulsante giusto si fa 1 punto, se si sbaglia la partita finisce. Occorre prestare attenzione quando le indicazioni vengono fornite da un furfante: bisogna sempre fare il contrario di quanto dice!

Nella pagina iniziale del gioco - mostrata in figura - si selezionano le tipologie VERO&FALSO e PREDICATI. Si sceglie quindi la tipologia dei predicati, CULTURA GENERALE - ottenendo quindi dei predicati come COLORE(rosso) o CITTÀ(Napoli) - oppure MATEMATICA - con predicati come PARI(6) oppure 2 + 2 = 4. Suggeriamo di cominciare con il livello 1 sia di CULTURA GENERALE che di MATEMATICA.

Nella modalità PREDICATI se il cavaliere usa un predicato vero, allora bisogna seguire la sua indicazione (per esempio, nel caso della figura riportata sotto la risposta corretta è A), mentre se il cavaliere usa un predicato falso bisogna fare il contrario di quello che dice. Per il furfante il discorso è analogo ma inverso.


Se non si ha la possibilità di usare la L.I.M. o il laboratorio di informatica, si può proporre la stessa tipologia di esercizi alla lavagna, usando i personaggi che si trovano nella sezione ALLEGATI (personaggi.pdf) e scrivendo a mano le nuvolette. Per creare gli esercizi si può prendere spunto dal file bulgame_verifica_2.pdf, il quale può essere anche consegnanto alla classe come prova di verifica.

CHE COSA È LA NEGAZIONE?

Capita spesso, nel vita di tutti i giorni, di negare un'affermazione. Il concetto di negazione appare semplice ma nasconde molte insidie: riteniamo che una trattazione esplicità dell'argomento sia consigliabile fin dai primi anni dell'educazione scolastica. Quando si usa la negazione in una frase bisogna porre attenzione all'oggetto al quale la negazione si riferisce: "non è vero che oggi sono uscito e ho parlato con Paolo" è diverso da dire "oggi sono uscito e non ho parlato con Paolo". In logica matematica la negazione è spesso indicata con il simbolo ¬, da leggere come NO o con l'anglicismo NOT. La scrittura ¬ ANIMALE (tavolo) viene interpretata come "il tavolo non è un animale".
Sottolineiamo infine che, in logica classica, negare due volte un qualcosa equivale ad affermarlo: per esempio ¬ ¬ ANIMALE (tavolo) equivale a ANIMALE (tavolo). Nel linguaggio corrente alcune volte la doppia negazione afferma (dire per esempio "non è vero che non ci sono andato" equivale a dire "ci sono andato") mentre altre volte una doppia negazione continua a negare (e.g. "non ho nessuna colpa" equivale a dire "non ho colpe", ossia che sono innocente).

INTRODURRE LA NEGAZIONE IN CLASSE

La classe ha già fatto esperienza del simbolo negazione durante l'attività dei circuiti con furfanti e cavalieri (Attività teatrale) come di quel simbolo che fa cambiare maschera. Il valore intuitivo del simbolo nel contesto del circuito non è distante dal suo significato generale: effettivamente se la frase "la tigre è un animale" viene detta da un cavaliere, la frase "la tigre non è un animale" viene detta da un furfante. Il primo passo, come nel caso dei predicati, è di scrivere alla lavagna una frase del tipo "il pinguino non è un colore" e chiedere alla classe quali siano le parole fondamentali: oltre a pinguino e colore già sottolineati nell'attività precedente, anche la parola non è fondamentale per il significato della frase. Dopo aver discusso con la classe il ruolo centrale della negazione nel linguaggio corrente, si dice che - sull'isola di Smullyan - quando si scrive il "NO" si usa un simbolo particolare. A questo punto suggeriamo di consegnare alla classe il simbolo della negazione da colorare, che si trova nella sezione ALLEGATI (negazione_da_colorare.pdf).

Una volta finita l'attività, si propongono alla classe vari esempi di scritture con il simbolo ¬ , ponendo sempre molta attenzione a come queste vengono lette: per esempio, la scrittura ¬ PARI (3) si legge come "il 3 non è un numero pari" e l'enunciato è vero, mentre ¬ COLORE (rosso) si traduce in "il rosso non è un colore" e l'enunciato è falso (in quanto il rosso è effettivamente un colore). Si possono condividere con la classe anche scritture più complicate come ¬ ( 3 < 5 ) che viene letto "3 non è minore di 5" (enunciato falso).
Per concludere si consegnano gli esercizi esercizi_negazione.pdf nella sezione ALLEGATI. Gli esercizi possono essere svolti anche in piccoli gruppi di lavoro.
Nella sezione ALLEGATI si trova inoltre il file esercizi_negazione_libero.doc con cui l'insegnante può creare esercizi personalizzati.

Vale la pena notare che il predicato ¬ PARI equivale al predicato DISPARI ed il predicato ¬ DISPARI equivale al predicato PARI.

Indicazioni Nazionali

TERMINE CLASSE TERZA

  • Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati;

  • leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.

TERMINE CLASSE QUINTA

  • Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.

ALTRI OBIETTIVI SPECIFICI NON PRESENTI NELLE INDICAZIONI NAZIONALI

  • Riconoscere il ruolo cruciale che la negazione gioca nel significato di una frase;

  • tradurre nel linguaggio corrente scritture simboliche non banali;

  • comprendere che una doppia negazione equivalga ad un'affermazione.