Scheda Tecnica
CLASSI: terza, quarta e quinta.
Competenze Indicazioni Nazionali:
L'alunno:
METODOLOGIE E STRATEGIE:
Le attività del percorso KOLMAN riguardano i numeri decimali e la loro introduzione in una modalità operativa, che impegni gli studenti in attività di misura in contesti significativi. Le attività di misura possono aiutare gli studenti a costruire il concetto di numero decimale, e stimolano l'uso della retta numerica come modello per rappresentare le varie grandezze Pramudiani et al., 2011).
In altre parole, l'attività – individuale e sociale – di misurazione è utile a sviluppare il senso dei numeri decimali (Hunter & Anthony, 2003).
Ci muoviamo dunque, per queste attività, nell’ambito della RME (Realistic Mathematics Education) che ha come obiettivo lo sviluppo di una comprensione matematica profonda e duratura.
COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI:
tecnologia.
Il percorso è stato ideato da Luigi Bernardi.
attività
attività
Scheda Tecnica
CLASSI: terza, quarta e quinta.
Competenze Indicazioni Nazionali:
L'alunno:
METODOLOGIE E STRATEGIE:
Le attività del percorso KOLMAN riguardano i numeri decimali e la loro introduzione in una modalità operativa, che impegni gli studenti in attività di misura in contesti significativi. Le attività di misura possono aiutare gli studenti a costruire il concetto di numero decimale, e stimolano l'uso della retta numerica come modello per rappresentare le varie grandezze Pramudiani et al., 2011).
In altre parole, l'attività – individuale e sociale – di misurazione è utile a sviluppare il senso dei numeri decimali (Hunter & Anthony, 2003).
Ci muoviamo dunque, per queste attività, nell’ambito della RME (Realistic Mathematics Education) che ha come obiettivo lo sviluppo di una comprensione matematica profonda e duratura.
COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI:
tecnologia.
Il percorso è stato ideato da Luigi Bernardi.
Creola Katherine Coleman Johnson
Creola Katherine Coleman, più nota con il cognome del secondo marito, Johnson, o anche con quello del primo marito, Goble, era una matematica statunitense.
Dimostrò un talento precoce per la matematica e per studiare dovette trasferirsi, perché la contea in cui viveva non consentiva gli studi superiori agli studenti neri (Creola Katherine era un’afroamericana). Si laureò molto presto in matematica, si specializzò e lavorò come insegnante.
Nel 1953 entrò alla NACA (successivamente chiamata NASA), che assumeva donne afroamericane per svolgere calcoli. Si trattava di eseguire operazioni manuali sui dati delle scatole nere degli aerei, o sugli effetti del vento forte sui voli. Fu presto trasferita alla sezione che si occupava di missioni spaziali. Qui la sua occupazione consisteva nel calcolo delle traiettorie dei razzi, delle finestre di lancio e dei percorsi di ritorno, anche per i voli verso la luna (il che richiedeva una spiccata abilità di calcolo e di lavoro con i numeri decimali). Dovette affrontare varie difficoltà dovute alla segregazione razziale (un esempio: le persone nere dovevano mangiare separatamente dal personale bianco e usare bagni appositi), ma il suo lavoro venne molto apprezzato, tanto che fu l’unica donna ammessa agli incontri di progettazione.
Nel 1962, quando la NASA cominciò a usare i calcolatori elettronici per il calcolo del volo orbitale, il suo lavoro fu momentaneamente ridimensionato. Le venne però chiesto di verificare i calcoli della missione Mercury, condizione espressamente posta dall’astronauta John Glenn per effettuare il volo, che a quanto pare nutriva una grande fiducia in lei e in lei soltanto. La sua conoscenza della fisica, dell’informatica e dell’ingegneria aerospaziale la resero un elemento fondamentale anche per le successive missioni spaziali, alle quali continuò a lavorare. Nel 1970 contribuì a progettare il ritorno, in una situazione di emergenza, degli astronauti dell’Apollo 13, che avevano dovuto interrompere la loro missione per un incendio verificatosi a bordo.
Per approfondire la vita di Katherine Coleman, consigliamo il film “Il diritto di contare” (2016).